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Instagram stories: come usare le storie per avere più follower e clienti

Le Instagram stories sono un modo divertente per fare marketing e trovare nuovi clienti.

Eppure quando sono state lanciate nel 2016, le Instagram Stories sembravano solo un modo per copiare Snapchat e condividere momenti di svago.

Nessuno immaginava che, in pochi anni, sarebbero diventate uno dei canali di comunicazione più diretti, intimi e redditizi del marketing digitale.

Oggi invece le IG Stories sono il cuore pulsante delle strategie social di freelance, brand e creator.

Il feed racconta cosa fai, ma le Stories mostrano chi sei.

In 15 secondi puoi:

  • costruire fiducia,
  • rafforzare il tuo posizionamento,
  • vendere, senza sembrare di vendere.

Le Stories sono immediate, vere, spesso imperfette — e proprio per questo più credibili.

In un’epoca in cui i contenuti professionali perdono interesse, le persone vogliono sentirsi parte del tuo mondo.

E le storie Instagram sono la porta di ingresso perfetta per questo tipo di relazione.

Perché le Storie Instagram sono il formato più potente (e sottovalutato) di Instagram

Ogni giorno oltre 500 milioni di utenti guardano o pubblicano una Storia.

Nonostante questo, la maggior parte dei brand le usa ancora come “contenuto tappabuchi”: due foto di backstage, una GIF simpatica e via.

Eppure, chi capisce il potenziale delle Stories sa che lì dentro si gioca la partita più importante: quella della fiducia.

Quando qualcuno guarda la tua Story, non lo fa per caso.
Ci clicca sopra.
Ti sceglie.
È un pubblico che ti ha già concesso attenzione — la moneta più rara del web.

Le Stories non servono a “fare numeri”: servono a costruire un legame.

E chi costruisce legami, nel marketing, vince.

Cosa rende le Instagram Stories così irresistibili

1. Il fascino della FOMO

Le Stories durano 24 ore.
E questo, da un punto di vista psicologico, è un colpo di genio.
La mente umana è programmata per desiderare ciò che rischia di perdere.

La “scadenza” delle Stories attiva il meccanismo di urgenza e la FOMO (fear of missing out):

“Meglio guardarla ora, prima che sparisca.”

È lo stesso principio che regge le offerte lampo, le aste online o le limited edition.
Solo che qui non stai vendendo un prodotto: stai vendendo attenzione.

2. Il bisogno di autenticità

Viviamo in un’epoca di filtri, contenuti patinati e storytelling “da agenzia”.
Le persone non ne possono più.
Vogliono realtà, voce, spontaneità.

E le Stories sono l’unico formato che permette di essere umani senza penalizzarti.
Puoi sbagliare una parola, tossire, ridere fuori tempo.
Anzi, funziona meglio: perché diventi relatable, non perfetto.

Come funziona l’algoritmo delle Stories (e cosa premia davvero)

L’algoritmo di Instagram cambia spesso, ma sulle insta Stories è sempre stato coerente: prioritizza le storie che l’utente è più propenso a guardare, basandosi su segnali come la cronologia delle visualizzazioni (chi guarda le tue storie più spesso), la cronologia delle interazioni (chi interagisce con le tue storie tramite like e DM) e la vicinanza (la relazione che hai con il creator).

Più una persona guarda, risponde o reagisce alle tue Stories, più Instagram capisce che c’è “chimica”.
E ti mostra più in alto.

Ecco i 3 fattori principali che determinano la visibilità:

  1. Interazioni dirette (messaggi, risposte, reaction emoji)
  2. Tempo di visualizzazione (se restano fino alla fine o fanno tap avanti)
  3. Frequenza di contatto (quanto spesso visitano il tuo profilo o reagiscono ai tuoi contenuti)

Il messaggio è chiaro: non serve piacere a tutti, ma coinvolgere chi conta.
Meglio 50 spettatori che scrivono, che 5000 che scorrono distrattamente.

IG Stories per brand e freelance

Le Stories sono una conversazione, non una conferenza.
Se parli come un’azienda, perdi.
Se parli come una persona, vinci.

Il tono giusto è amichevole ma competente.
Quello di chi sa di cosa parla, ma non ha bisogno di dimostrarlo a colpi di paroloni.
Un buon copy per le Stories suona così:

“Ti racconto una cosa che nessuno ti dice mai sul marketing.”
non così:
“Le dinamiche algoritmiche del social engagement influenzano la brand awareness.”

Capisci la differenza?
Uno crea connessione.
L’altro annoia.

Nel marketing, vince sempre chi sa semplificare senza banalizzare.

Come creare una narrazione efficace in 15 secondi

Ogni Storia è un piccolo atto di teatro.
Hai 15 secondi per:

  1. catturare l’attenzione,
  2. trasmettere valore,
  3. spingere all’azione.

Esempio pratico

  • Gancio: “Sai qual è la cosa che uccide le visualizzazioni delle tue Stories?”
  • Valore: “Il silenzio. Se non parli mai davanti alla camera, il pubblico dimentica che dietro c’è una persona.”
  • CTA: “Prova a registrare 3 Stories parlando oggi. Poi fammi sapere se noti la differenza.”

Tre fasi, un solo obiettivo: restare impressi.

10 strategie creative per sfruttare al massimo le IG Stories

1. Mostra il dietro le quinte

Il pubblico vuole sapere come fai ciò che fai.
Mostra processi, errori, appunti, scrivanie disordinate: la vulnerabilità crea fiducia.

2. Usa lo storytelling “in presa diretta”

Non raccontare dopo, racconta durante.
Le Stories migliori sono quelle che sembrano “appena successe”.

3. Trasforma gli sticker in strumenti di ricerca

Sondaggi, quiz e slider non servono solo per l’engagement:
servono per ascoltare.
Chiedi: “Cosa preferisci tra X e Y?”, “Ti piacerebbe un corso su questo tema?”.
Ogni risposta è un insight di marketing gratuito.

4. Alterna valore e leggerezza

Nessuno vuole un telegiornale.
Alterna tips, momenti umani, battute, backstage, mini-story.
Crea ritmo e varietà.

5. Crea mini-serie

Le serie creano attesa.
E l’attesa è il motore della fidelizzazione.
Esempio: “La Story del lunedì: un consiglio di copy per iniziare la settimana.”

6. Call to Action naturali

Evita il tono “pubblicitario”.
Meglio:

“Se vuoi approfondire, trovi tutto nel link qui sotto 👇”
che
“Clicca ORA per non perdere questa irripetibile offerta!”

7. Cura ritmo e transizioni

Le Stories lente annoiano.
Cambia inquadratura, aggiungi sticker, scritte, tag, musica.
Ogni elemento deve accompagnare il flusso visivo, non distrarlo.

8. Crea coerenza visiva

Colori, font, stile: tutto deve essere riconoscibile.
Quando il pubblico guarda una tua Story, deve sapere subito che sei tu.

9. Riutilizza le migliori come Highlights

Gli highlights sono il tuo biglietto da visita permanente.
Raccogli le migliori stories per tema: Chi sono, Testimonianze, Dietro le quinte, Servizi.

10. Analizza e migliora

Guarda sempre le statistiche:

  • quante persone hanno abbandonato,
  • quante hanno risposto,
  • quali storie hanno generato più DM.

I dati raccontano sempre la verità, anche quando non ci piace.

5 Errori da evitare (anche se li fanno tutti)

1️⃣ Parlare solo di sé.
Le Stories non sono un diario personale, ma un dialogo.
Se racconti, fallo per connetterti, non per sfogarti.

2️⃣ Pubblicare a caso.
L’algoritmo ama la coerenza.
Meglio 3 Stories al giorno con senso, che 10 senza filo logico.

3️⃣ Dimenticare il testo.
Molti guardano le Stories senza audio.
Sottotitola, scrivi, evidenzia parole chiave: il testo è parte integrante della strategia.

4️⃣ Ignorare la CTA.
Anche la Story più bella è inutile se non porta da qualche parte.

5️⃣ Copiare gli altri.
Le Stories funzionano solo se sono tue.
Il pubblico percepisce quando stai imitando qualcuno.

Scrivere copy efficaci per le IG Stories

La regola delle 3 frasi

Ogni Story dovrebbe avere un piccolo arco narrativo:

  • 1 frase per attirare,
  • 1 per spiegare,
  • 1 per spingere all’azione.

Esempio:

“Sai che potresti vendere il doppio solo cambiando come scrivi le tue Stories? Ti spiego come nel prossimo video 👇”

Microcopy che fa la differenza

Le frasi brevi contano.
“Scorri 👉”, “Rispondi qui 👇”, “Ne parliamo dopo?”
Sembrano dettagli, ma aumentano del 40% le interazioni.

Parole che catturano

Evita i verbi neutri (“mostrare”, “dire”) e usa verbi dinamici (“scopri”, “impara”, “prova”, “guarda”).
Le parole d’azione accendono la curiosità e fanno scattare il tap verso la prossima Story.

Esempi pratici di Stories che funzionano

Freelance creativo

Mostra il “prima e dopo” di un progetto.
Racconta il percorso, le scelte, le revisioni.
È trasparenza + competenza = fiducia.

Brand lifestyle

Fai vivere un’esperienza.
Usa il ritmo visivo, la musica, i volti.
Trasmetti emozioni più che informazioni.

Attività locali

Porta il pubblico dentro il tuo negozio.
Fai vedere i prodotti, i clienti, i sorrisi reali.
L’autenticità è la tua pubblicità.

6 Domande frequenti sulle IG Stories

1️⃣ Quanto spesso devo pubblicare?
L’ideale è 3-5 Stories al giorno, distribuite durante la giornata. La costanza è più importante della quantità.

2️⃣ È meglio usare video o immagini?
Video, sempre. Gli utenti restano più a lungo. Ma alternare con grafiche dà respiro visivo.

3️⃣ Devo usare musica e sticker?
Sì, ma con criterio. Servono per accentuare il ritmo e migliorare la leggibilità, non per distrarre.

4️⃣ Come faccio a non sembrare finto?
Parla come se fossi al telefono con un amico. Non recitare, racconta.

5️⃣ Posso vendere con le Stories?
Assolutamente. Le Stories sono il canale perfetto per CTA soft e personalizzate.

6️⃣ Come capisco se sto facendo bene?
Osserva le statistiche: se le persone rispondono, guardano fino alla fine e tornano, sei sulla strada giusta.

Conclusione: cosa ci insegnano davvero le IG Stories

Le IG Stories sono il punto d’incontro perfetto tra psicologia, copywriting e branding.
Sono effimere, sì. Ma l’effetto che lasciano può durare mesi.

Il segreto non è pubblicare di più, ma comunicare meglio.
Ogni volta che premi “pubblica”, chiediti:

“Questa Story parla di me o al mio pubblico?”

Chi impara a rispondere bene a questa domanda ha già vinto.

E se vuoi imparare a costruire una strategia di storytelling su Instagram che unisca autenticità, ritmo e persuasione, possiamo farlo insieme.

👉 Prenota la tua consulenza gratuita e scopri come usare le IG Stories per trasformare la tua voce in un brand riconoscibile (e indimenticabile).

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